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Atto quarto
Scena prima
Sala nel palazzo del Re. Alla sinistra, una gran porta che mette alla sala sotterranea delle sentenze. Andito a destra che conduce alla prigione di Radamès.
AMNERIS mestamente atteggiata davanti la porta del sotterraneo.
L'aborrita rivale a me sfuggia ...
Dai Sacerdoti Radamès attende
Dei traditor la pena. – Traditore
Egli non è ... Pur rivelò di guerra
L'alto segreto ... egli fuggir volea ...
Con lei fuggire ... Traditori tutti!
A morte! A morte! ... Oh! che mai parlo? Io l'amo ...
Io l'amo sempre ... Disperato, insano
È quest'amor che la mia vita strugge.
Oh! s'ei potesse amarmi! ...
Vorrei salvarlo. E come?
Si tenti! ... Guardie: Radamès qui venga.
Radamès condotto dalle Guardie, Amneris.
AMNERIS.
Già i Sacerdoti adunansi
Arbitri del tuo fato;
Pur dell'accusa orribile
Scolparti ancor t'è dato;
Ti scolpa e la tua grazia
Io pregherò dal trono,
E nunzia di perdono,
Di vita a te sarò.
RADAMÈS.
Di mie discolpe i giudici
Mai non udran l'accento;
Dinanzi ai Numi, agli uomini
Né vil, né reo mi sento.
Profferse il labbro incauto
Fatal segreto, è vero,
Ma puro il mio pensiero
E l'onor mio restò.
AMNERIS.
Salvati dunque e scolpati.
RADAMÈS.
No.
AMNERIS.
Tu morrai.
RADAMÈS.
La vita
Aborro! d'ogni gaudio
La fonte inaridita,
Svanita ogni speranza,
Sol bramo di morir.
AMNERIS.
Morire! ... ah! ... tu dêi vivere!...
Sì, all'amor mio vivrai;
Per te le angosce orribili
Di morte io già provai;
T'amai ... soffersi tanto,
Vegliai le notti in pianto ...
E patria, e trono, e vita
Tutto darei per te.
RADAMÈS.
Per essa anch'io la patria
E l'onor mio tradiva ...
AMNERIS.
Di lei non più! ...
RADAMÈS.
L'infamia
Mi attende e vuoi ch'io viva?...
Misero appien mi festi,
Aida a me togliesti;
Spenta l'hai forse ... e in dono
Offri la vita a me?
AMNERIS.
Io ... di sua morte origine!
No! ... vive Aida ...
RADAMÈS.
Vive!
AMNERIS.
Nei disperati aneliti
Dell'orde fuggitive
Sol cadde il padre ...
RADAMÈS.
Ed ella?
AMNERIS.
Sparve, né più novella
S'ebbe ...
RADAMÈS.
Gli Dei l'adducano
Salva alle patrie mura,
E ignori la sventura
Di chi per lei morrà!
AMNERIS.
Ma s'io ti salvo, giurami
Che più non la vedrai ...
RADAMÈS.
Nol posso!
AMNERIS.
A lei rinunzia
Per sempre ... e tu vivrai! ...
RADAMÈS.
Nol posso!
AMNERIS.
Anco una volta:
A lei rinunzia ...
RADAMÈS.
È vano ...
AMNERIS.
Morir vuoi dunque, insano?
RADAMÈS.
Pronto a morir son già.
AMNERIS.
Chi ti salva, sciagurato,
Dalla sorte che t'aspetta?
In furor hai tu cangiato
Un amor ch'egual non ha.
De' miei pianti la vendetta
Or dal ciel si compirà.
RADAMÈS.
È la morte un ben supremo
Se per lei morir m'è dato;
Nel subir l'estremo fato
Gaudii immensi il core avrà;
L'ira umana più non temo,
Temo sol la tua pietà.
Radamès parte circondato dalle guardie.
AMNERIS cade desolata su di un sedile.
Ohimè! ... morir mi sento ... Oh! chi lo salva?
Soffocata dal pianto.
E in poter di costoro
Io stessa lo gettai! ... Ora a te impreco,
Atroce gelosia, che la sua morte
E il lutto eterno del mio cor segnasti!
Si volge e vede i Sacerdoti che attraversano la scena per entrare nel sotterraneo.
Ecco i fatali,
Gl'inesorati ministri di morte! ...
Oh! ch'io non vegga quelle bianche larve!
Si copre il volto con le mani.
SACERDOTI nel sotterraneo.
Spirto del Nume, sovra noi discendi!
Ne avviva al raggio dell'eterna luce;
Pel labbro nostro tua giustizia apprendi.
AMNERIS.
Numi, pietà del mio straziato core ...
Egli è innocente, lo salvate, o Numi!
Disperato, tremendo è il mio dolore!
Radamès fra le guardie attraversa la scena e scende nel sotterraneo. Amneris, al vederlo, mette un grido.
RAMFIS nel sotterraneo.
Radamès, Radamès: tu rivelasti
Della patria i segreti allo straniero ...
SACERDOTI.
Discolpati!
RAMFIS.
Egli tace ...
TUTTI.
Traditor!
RAMFIS.
Radamès, Radamès: tu disertasti
Dal campo il dì che precedea la pugna.
SACERDOTI.
Discolpati!
RAMFIS.
Egli tace ...
TUTTI.
Traditor!
RAMFIS.
Radamès, Radamès: tu fe' violasti,
Alla patria spergiuro, al Re, all'onor.
SACERDOTI.
Discolpati!
RAMFIS.
Egli tace ...
TUTTI.
Traditor!
Radamès: è deciso il tuo fato;
Degl'infami la morte tu avrai;
Sotto l'ara del Nume sdegnato
A te vivo fia schiuso l'avel.
AMNERIS.
A lui vivo ... la tomba ... oh! gl'infami!
Né...
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