La Buona Figliola (Das gute Mädchen) - Die Opern der Welt

von: Niccolo Piccinni, Carlo Goldoni

Jazzybee Verlag, 2012

ISBN: 9783849601348 , 240 Seiten

Format: ePUB

Kopierschutz: Wasserzeichen

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Preis: 2,49 EUR

Mehr zum Inhalt

La Buona Figliola (Das gute Mädchen) - Die Opern der Welt


 

Personaggi


 

La marchesa Lucinda (Soprano)

Il cavaliere Armidoro (Soprano)

Cecchina (giardiniera) (Soprano)

Sandrina (contadina) (Soprano)

Paoluccia (cameriera) (Mezzo Soprano)

Il marchese della Conchiglia (Tenore)

Tagliaferro (corazziere tedesco) (Baritono)

Mengotto (contadino) (Basso Comico)

L'azione si finge nel feudo del marchese della Conchiglia.

 

  

Atto Primo


 

Scena prima

 

Giardino delizioso adorno di vari fiori, con veduta del palazzo del Marchese.

 

CECCHINA sola.

Che piacer, che bel diletto

È il vedere in sul mattino

Colla rosa il gelsomino

In bellezza gareggiar!

E potere all'erbe e ai fiori

Dir: Son io, coi freschi umori,

Che vi vengo ad inaffiar.

 

Ah, non potea la sorte,

In mezzo al caso mio duro e funesto,

Esercizio miglior darmi di questo.

Povera sventurata!

Non so da chi son nata:

Questo è il triste pensier che mi tormenta.

Pur, tra le piante e i fiori

Trovo il solo piacer che mi contenta.

Godo colle mie mani

un germoglio troncar dall'arboscello,

E mirarlo cresciuto arbor novello.

Godo io stessa innestar sul prun selvaggio,

In dolce primavera,

Or le pesche succose ed or le pera.

 

 

Scena seconda

 

Mengotto e detta.

 

MENGOTTO.

Oh, Cecchina, buon giorno.

CECCHINA.

Mengotto, ti saluto.

MENGOTTO.

Eccomi: ad aiutarti io son venuto.

CECCHINA.

Tardi venisti, affè.

Ho inaffiato da me quanti tu vedi,

Nei bei recinti erbosi,

Opra delle mie man, fiori odorosi.

MENGOTTO.

Manca nel tuo giardino,

Manca, Cecchina bella, il più bel fiore.

CECCHINA.

Qual'è il fior che vi manca? 

MENGOTTO.

Il fior d'amore.

CECCHINA.

Non so che cosa sia.

MENGOTTO.

Cara Cecchina mia,

Senti che fiore è questo, e dimmi poi

Se in beltà, se in piacer sorpassa i tuoi.

Quel che d'amore

Si chiama il fiore.

È d'un bel core

La fedeltà.

D'un'alma fida,

D'un core onesto,

Più bell'innesto

No, non si dà.

CECCHINA.

Eh, Mengotto, Mengotto,

Di questo fior sì bello

Che il tuo labbro e il tuo cor vanta così,

Intesi a dir questa canzone un dì.

Ogni amatore

Nel proprio core

Il fior d'amore

Vantando va.

Ma dove nasca

La bella pianta

Che il labbro vanta,

Nessuno il sa.

MENGOTTO.

Posso farti vedere

Che la pianta felice

Di Mengotto nel seno ha la radice.

Sì, ti sarò fedele, fedelone:

Bastami solo un po' di compassione.

CECCHINA.

Compassione da me ne avrai da vendere,

Ma di più non so dar: più non pretendere.

MENGOTTO.

Niente, niente d'amor? 

CECCHINA.

Sì: se ti basta

Quell'amor con cui s'amano

I fratelli, gli amici,

Nell'innocente amor c'entri anche tu,

Come amico e fratello, e niente più.

MENGOTTO.

Ah, Cecchina, al mio foco

Fratellanza, amicizia, è troppo poco.

Ma piuttosto che niente,

Amami da parente: un dì, chi sa?

Parentela fra noi cangiar potrà.

Non comoda all'amante

L'affetto di parente,

Però meglio è che niente:

Mi voglio contentar.

Se mi ami da fratello,

Un dì, visetto bello,

Potrà la sorellina

Sposina diventar.

 

Parte.

 

 

Scena terza

 

Cecchina, poi il Marchese.

 

CECCHINA.

Per dir la verità,

Sento qualche pietà per lui nel core;

Ma mi fa ingrata un mio segreto amore.

Non ardisco di dirlo,

Mai nessuno il saprà ...

Oh Ciel! dove m'ascondo? Eccolo qua.

IL MARCHESE.

Brava, sei di buon'ora

Questa mane venuta al tuo mestiere.

CECCHINA.

Signor, fo il mio dovere. 

IL MARCHESE.

Ma non voglio

Che così ti affatichi. Altri ci sono,

E villani e villane.

Fatti per queste cose grossolane.

Tu sei una ragazza tenerina.

Tu sei ... 

CECCHINA.

Cosa, signor? 

IL MARCHESE.

La mia Cecchina!

CECCHINA.

Certo, son cosa vostra;

Se voi mi date il pane,

Comandar mi potete. 

IL MARCHESE.

Ben, comando

E voglio e dico, ed obbedir conviene,

Che tu, Cecchina mia ... mi voglia bene.

CECCHINA.

Signor, con sua licenza. 

 

Vuol partire.

 

IL MARCHESE.

Dove vai?

CECCHINA.

Ancor non inaffiai

Certe piante novelle ... 

IL MARCHESE.

Eh! che c'è tempo!

Senti ... ti vo' parlar ... vo' confidarti ...

(Non posso più: voglio scoprirle il core.)

CECCHINA.

(Mi batte il seno ... Ah, non tradirmi, Amore!)

IL MARCHESE.

Tu sei una fanciulla

Che merita un tesoro;

Un amante son io che da te brama

Grata corrispondenza.

Cara, non mi negar ... 

CECCHINA.

Con sua licenza.

 

Parte correndo.

 

 

Scena quarta

 

Il Marchese...